ICF model implementation in an interdisciplinary intervention for intraparenchymal hemorrhage (IPH) with focus on neuropsychological functioning: a case report

G Ital Med Lav Ergon. 2021 Jun;43(2):150-155.

Abstract

Spontaneous intraparenchymal hemorrhage (IPH) is relatively common and has a very important impact on clinical outcomes, motor and functional abilities and it may affect different cognitive domains. A 60-year-old male was admitted in post-acute phase, at Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS, to undertake neuro-motor treatment for a period of 4 months. The patient was affected by IPH. The clinical presentation revealed left hemiparesis, mild dysphagia, cognitive deficits (attention, visuospatial abilities and executive functions), psychiatric symptoms, emotional dysregulation and previous difficulties in medication management. The patient received an intensive cognitive, motor, speech and occupational rehabilitative intervention. Neuropsychological, motor, speech and occupational assessment and computerized tomography were performed before and after rehabilitative training to evaluate changes after the interdisciplinary intervention. The patient showed an improvement in cognitive, motor, speech and functional performances as well as in emotional aspects. After 1 year at home, the patient performed an outpatient visit that shown the substantial maintenance of the performances reached after the rehabilitative intervention. Rehabilitative interventions after IPH should always be provided by interdisciplinary teams in order to reach the best possible clinical outcomes and to maintain them over time.

L’emorragia intraparenchimale spontanea è una condizione clinica relativamente comune e ha un importante impatto sui risultati clinici, sulle abilità motorie, funzionali e sulle funzioni cognitive. Un uomo di 60 anni, con emorragia intraparenchimale spontanea già precedentemente trattata chirurgicamente, è stato ricoverato presso Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS, in fase post acuta, al fine di intraprendere un percorso riabilitativo interdisciplinare della durata di 4 mesi. Al ricovero il paziente presentava emiparesi sinistra, lieve disfagia, deficit cognitivi (attenzione, abilità visuo-spaziali e funzioni esecutive), sintomi psichiatrici (modificazioni comportamentali), disregolazione emotiva e pregresse difficoltà nella gestione della terapia farmacologica. A seguito della valutazione delle diverse aree di funzionamento, il paziente è stato sottoposto ad un trattamento riabilitativo cognitivo, fisioterapico, logopedico ed ergoterapico intensivo. Le valutazioni neuropsicologiche, fisioterapiche, logopediche, occupazionali e la tomografia computerizzata sono state effettuate a inizio ricovero e prima delle dimissioni al fine di valutare gli eventuali cambiamenti avvenuti a seguito dell’intervento riabilitativo effettuato. Il paziente ha mostrato miglioramenti in tutte le aree valutate e trattate. Inoltre, dopo un anno dalle dimissioni è stato possibile osservare un sostanziale mantenimento del livello funzionale ottenuto durante il ricovero. Gli interventi riabilitativi interdisciplinari, per pazienti con emorragia intraparenchimale, dovrebbero essere sempre effettuati al fine di raggiungere i migliori esiti clinici possibili e per far sì che tali miglioramenti possano essere mantenuti nel tempo..

Keywords: case report; cognitive rehabilitation; interdisciplinary intervention; intraparenchimal hemorrhage.

Publication types

  • Case Reports
  • Research Support, Non-U.S. Gov't

MeSH terms

  • Cognition Disorders*
  • Hemorrhage
  • Humans
  • Male
  • Middle Aged
  • Neuropsychological Tests